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LA NOSTRA DIVISA

LA NOSTRA DIVISA

La critica ironica di Striscia la Notizia sul look ripetuto di Giovanna Botteri, durante le dirette da Pechino, porta l’attenzione su un tema inerente alla psicologia della moda.

Comunemente le persone tendono a vestirsi con un proprio stile che spesso è dettato da indumenti sempre uguali, per forma soprattutto ma spesso anche per colore.
La maglia di Giovanna Botteri che abbiamo visto per più dirette di seguito, poteva essere tante maglie uguali.

Ciascuno di noi ha dei capi di abbigliamento che mette più di altri e nei quali si identifica pienamente. Nel quale trova la propria personalità espressa al massimo.

Che sia un maglioncino grigio come quello indossato dalla Botteri, oppure una t-shirt nera come quella che ha caratterizzato le uscite di Giorgio Armani in passerella, per molti anni, al termine dei suoi show, il nome è sempre il medesimo: una divisa.
UNA DIVISA, in questo caso, intesa non come indumento che contraddistingue una particolare categoria di persona (divisa nel senso letterale del termine, cioè che divide>che contraddistingue dal resto delle persone chi la indossa) ma intesa come abbinamento sempre ripetuto, nella forma e nel colore.

L’abitudine di farsi una propria divisa è molto diffusa sia tra la gente comune che tra i personaggi famosi. Il fatto di avere molti vestiti a disposizione non è rilevante a volte, noi tendiamo a vestirci sempre nello stesso modo.

Abbiamo bisogno di sentirci a nostro agio con noi stessi e con chi ci circonda ogni giorno. I capi che indossiamo fanno parte di noi, e la ‘divisa’ che scegliamo viene a fare parte della nostra immagine comune.

Detto questo è importante saper scegliere forme e colori che esaltino le nostre qualità e nascondano i nostri difetti. In questo modo è più facile non ‘sbagliare’.

Giulia Margherita Ferrari

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